lunedì 3 novembre 2014

Modalità culinaria

Come potreste non sapere, non mi piace cucinare.
Sarà per questo che sono single, forse il maschio è provvisto di un radar sintonizzato su Benedetta Parodi che ti cucina anche la cassata siciliana col tubino bianco e il tacco 12 che quando passo suona, terrorizzando l'uomo perché al massimo io posso preparare un petto di pollo secco.

Ogni tanto però, se ho l'ispirazione e mi metto d'impegno, so essere bravina.

Nella mia famiglia, fin da quando ero piccolina, una delle tradizioni era quella di trovarsi il 1° novembre a casa della nonna che faceva gli gnocchi.
E adesso che la nonna non c'è più, ho raccolto l'eredità e quindi sabato pranzo con il parentado.

Credo, però, che qualche spiritello di Halloween ci abbia messo lo zampino perché dopo la crema pasticcera che venerdì si è attaccata, sabato pure la frolla è impazzita sbriciolandosi tutta e le patate non hanno legato creando un'immonda poltiglia che mi ha fatto imbufalire.. Sì, perché quando cucino, le cose devono venire perfette.. e non è snobbismo, è solo la mia tendenza al controllo e perfezionismo.. ve ne avevo parlato no?






E quindi abbiamo improvvisato la crostata incollando tra loro i microscopici pezzetti di pasta frolla, passato la crema alla ricerca di piccole bruciature e, grazie a chi ha fatto la legge che i negozi possono stare sempre aperti, salto al volo al supermercato per comprare gli gnocchi.


La torta era davvero orrida, ma il gusto stupendamente buono.. Tanto che è stata spazzolata tutta..


Crostata replicata domenica e perfettamente riuscita, non sarò Benedetta, ma ancora non ho bisogno di Gordon Ramsay! :)

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